Venezia, il sindaco attacca i giornalisti

Mestre brugnaro

Sconcertante. Non troviamo altre espressioni per definire l’ennesimo attacco del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ai giornalisti: il tutto per sottrarsi alle domande secondo lui scomode. Una condotta inaccettabile che il Sindacato giornalisti Veneto denuncia e condanna.

«Siete la zavorra della città» ha detto Brugnaro all’apice di una intemerata protrattasi per circa una quarantina di minuti, prima all’indirizzo del cronista de Il Gazzettino, reo di aver osato fare il suo mestiere, ovvero domande su temi di interesse pubblico, poi all’indirizzo della cronista de La Nuova Venezia, rea di aver difeso il collega stigmatizzando il comportamento fuori luogo del primo cittadino. Non una parola dal giornalista che stava moderando la conferenza stampa, né dai giornalisti dello staff del sindaco, se non in nome del dovere di colleganza come sancito dalla carta deontologica dell’Ordine, almeno per riportare a più miti consigli il sindaco. Per di più qualcuno dell’entourage di Brugnaro nei corridoi si è anche lasciato andare ad affermazioni del tipo «colpirne uno per educarne cento». Ogni commento è superfluo.

La cronaca

Martedì 16 settembre, nel municipio di Mestre e in occasione di una conferenza stampa di presentazione del luna park al via nei giorni successivi, il sindaco della città di Venezia, Luigi Brugnaro, ha lungamente attaccato il cronista de Il Gazzettino presente per “gli articoli da lui pubblicati durante tutta l’estate”.

Il redattore della testata era intervenuto facendo una semplice domanda sulla inusuale presenza del “logo” del Ministero del Turismo su un evento legato alle giostre e sull’imminente chiusura e rischio di abbandono dell’albergo che confina con l’area che ospiterà il luna park, anch’essa in stato di abbandono. Brugnaro ha preferito non rispondere attaccando il lavoro del giornalista (senza citare nessun articolo) e le testate che pubblicano notizie “basate su lettere anonime”, quando invece tali notizie vengono verificate sul campo e testimoniano il degrado che sta attraversando, in questo caso, la città di Mestre.

Brugnaro nella sua intemerata ha definito i giornalisti come “zavorra”, ed ha attaccato anche “La Nuova Venezia”, l’altra testata della città, ritenuta “colpevole”, a suo dire, di non pubblicare le foto che lo ritraggono.

Non è la prima volta che il sindaco di Venezia se la prende con i giornalisti, ricordiamo il caso dei colleghi di “Report” che hanno seguito, e anticipato, quanto emerso con l’inchiesta “Palude”. In questo caso, però, si attacca pure il lavoro compiuto sulla cronaca cosiddetta “bianca”, considerando il lavoro giornalistico un semplice “megafono” a servizio del potente di turno e non, come dovrebbe essere in realtà, uno strumento per raccontare e testimoniare quanto avviene all’interno di un territorio.

Sindacato Giornalisti Veneto


Venezia, il sindaco vorrebbe essere Trump? Inaccettabili gli attacchi alla stampa

Dichiarazione congiunta Carlo Bartoli e Andrea Buoso, presidente nazionale e presidente Ordine del Veneto

“Assistiamo di frequente agli attacchi a testa bassa del presidente degli Stati Uniti Trump contro giornalisti che osano porre domande a lui non gradite. Forse il sindaco di Venezia, Brugnaro, vorrebbe essere un novello Trump e non lesina offese gratuite ai cronisti che svolgono il loro lavoro.  L’ultima contro un collega e una collega, uno del Gazzettino e l’altra della Nuova Venezia.

Sono attacchi inaccettabili, il sindaco se ne faccia una ragione: la libertà di stampa non è solo uno slogan da declamare, è una funzione da garantire sempre e ovunque, anche se sgradita al potente di turno.”

Ordine dei Giornalisti