Giovedì 16 ottobre 2025, alle ore 20.30, il Cinema delle Province di Roma (Viale delle Province 41) ospiterà la proiezione del documentario Taranto chiama di Rosy Battaglia, che aprirà la manifestazione “Visioni dell’AntropoCine”, rassegna dedicata al cinema che racconta l’ambiente e l’ecologia, curata dall’Associazione culturale Roma Green in collaborazione con il Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo (SARAS) della Sapienza Università di Roma.
L’evento, realizzato in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma nell’ambito della sezione “Festa per il Sociale e l’Ambiente”, sarà un incontro tra cinema, ambiente e sociale, proponendo i valori dello sviluppo sostenibile.
Dopo i saluti istituzionali di Livio De Santoli (Prorettore alla Sostenibilità, Sapienza Università di Roma), Damiano Garofalo (Docente di Cinema, SARAS) e Fabrizio Rufo (Assessore alla Cultura del Municipio II di Roma), la serata sarà dedicata alla visione del film e al confronto con la regista.
Taranto chiama racconta la più grande crisi industriale d’Italia da un punto di vista diverso: quello delle comunità che da decenni vivono il conflitto tra lavoro, salute e ambiente, sulle cui sorti si sono espresse anche la Corte di Giustizia dell’Unione Europea e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
In un momento storico in cui gli occhi del Paese sono puntati su Taranto e sul futuro dell’ex Ilva, la regista e giornalista Rosy Battaglia porta il suo documentario-inchiesta in un tour nazionale. Dopo l’anteprima nella città dei due mari viene proiettato per la prima volta a Roma e il suo percorso proseguirà al Parlamento europeo.
Il film (100’), già selezionato ai festival CinemAmbiente Torino e Clorofilla Film Festival, nasce da quasi dieci anni di riprese e da un’inchiesta giornalistica avviata nel 2022. Restituisce con rigore giornalistico e potenza visiva le storie di madri, operai, attivisti, medici e avvocati, intrecciate con i grandi snodi politici e giudiziari che hanno reso Taranto una “zona di sacrificio” riconosciuta dall’ONU e costato allo Stato italiano cinque condanne della Corte europea dei Diritti dell’Uomo (2019-2022).
“Il tentativo era ricostruire – afferma la regista Rosy Battaglia – la solidarietà tra i popoli inquinati. Con il documentario il tentativo è riuscito e oggi il film porta alla luce una rete di comunità che non si arrendono e che indicano la strada per un futuro più giusto e sostenibile”.
Coprodotto dall’autrice con Cittadini Reattivi ETS, è stato realizzato con il sostegno di Banca Etica (crowdfunding su Produzioni dal Basso), Fondazione Finanza Etica, Fondazione Marcellino De Baggis, Saperenetwork e con il patrocinio del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, oltre che grazie al contributo di più di 300 donatori e associazioni di tutta Italia.
L’evento, rientra tra le manifestazioni collaterali della Festa del cinema di Roma, nella sezione “Festa per il Sociale e l’Ambiente” e si prefigge di dare parola ai protagonisti del cinema green di oggi attraverso micro incontri con docenti universitari, giornalisti, scrittori, attori e filmmakers, ma anche di sottolineare il ruolo dei protagonisti del pensiero ecologico al cinema.
Visioni dell’Antropocine, progetto promosso da Marino Midena e Federica D’Urso, prevede una programmazione di autori italiani, a testimonianza di come i nostri filmmakers siano sempre più attenti alle tematiche ambientali e di come, ormai, si possa parlare a pieno titolo di un “Ecocinema italiano”.
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