In una terra come quella di Calabria i sogni sono concreti. I sogni si fabbricano di giorno. Con il sudore, la fatica, l’ostinazione, il sacrificio. A volte i sogni sono di pane.
E così la famiglia Angotti di Lamezia Terme non permette che i propri figli seguano la scia dell’emigrazione forzata per cercare fortuna altrove e, con i risparmi di una vita, rinnovano la propria attività di panettieri e creano per loro nuove condizioni di lavoro. Un forno che produce e vende pane.
Ma la notte del 30 marzo scorso una bomba vigliacca fa saltare in aria la saracinesca e parte del locale. Ritorsione o vendetta che sia, punizione o avvertimento, è comunque la dimostrazione della vigliaccheria che non può e non deve essere fronteggiata solo dai proprietari, ma dalle istituzioni e dalla comunità tutta. E a dare il buon esempio sono stati i bambini di una scuola elementare che hanno fatto pervenire biglietti colorati ai giovani proprietari: “Cari Luca e Fabio, ci dispiace aver visto il nostro negozio preferito chiuso per colpa di gente che non ha vergogna di fare del male – si legge in uno dei ‘buoni pizzini colorati’ dei bambini -. Il vostro coraggio è per tutti i bambini un esempio da seguire. Grazie. Vi vogliamo bene”.
Ecco, se tutta la comunità di Lamezia e non solo, facesse sapere a Luca e a Fabio che non sono soli, si comincerebbe a scrivere un’altra storia. E se in questi giorni si scegliesse quell’esercizio per una spesa solidale, funzionerebbe come un risarcimento civile e una sfida coraggiosa alla vigliaccheria delle mafie.
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