Roma 27 luglio: “Pellegrini di speranza per non dimenticare”

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Domenica 27 luglio alle ore 20.30 presso la Chiesa di Santa Maria ai Monti, alla vigilia del Giubileo dei giovani ed in occasione del 32° anniversario degli attentati mafiosi alla Basilica di San Giovanni in Laterano ed alla Chiesa di San Giorgio al Velabro, si svolgerà la Veglia “Pellegrini di speranza per non dimenticare” in memoria delle vittime innocenti delle mafie.

Promossa da Libera insieme con la Diocesi di Roma ed il Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI, sarà un momento di preghiera e riflessione per ricordare quella notte tra il 27 e il 28 luglio del 1993 quando alle ore 00:04 un’auto-bomba, collocata nell’angolo tra il Palazzo Lateranense e la testata del transetto della Basilica di San Giovanni, esplodeva, seminando distruzione e rovina.

A pochi minuti di distanza, alle ore 00:08, una seconda auto-bomba esplodeva davanti alla facciata della chiesa di San Giorgio in Velabro, provocando ingenti danni che causarono la chiusura della chiesa per tre anni. Furono 22 le persone ferite complessivamente.

Nella stessa notte, in via Palestro a Milano, un’altra esplosione davanti al Padiglione di arte contemporanea provocò cinque vittime.

Un attacco allo Stato, un attacco alla Chiesa. Un progetto di destabilizzazione del funzionamento delle Istituzioni democratiche e della vita civile del Paese di stampo mafioso terroristico, portato avanti con le stragi del 92/93.

La Veglia, presieduta dal Vescovo Ausiliare e Vicegerente della Diocesi di Roma Mons. Renato Tarantelli Baccari, con la partecipazione del Presidente di Libera don Luigi Ciotti, di don Riccardo Pincerato, responsabile del Servizio per la Pastorale giovanile della Cei e del direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale Mons. Francesco Pesce vuole essere l’occasione per ripercorrere, attraverso letture e testimonianze, l’impegno pastorale della Chiesa nella denuncia del male delle mafie e della corruzione, per la legalità democratica e la giustizia sociale e ambientale.

Le mafie, nonostante i grandi successi dello Stato, non sono state ancora sconfitte. Le mafie sono la negazione dei diritti. Opprimono, spargono paura, minano i legami familiari e sociali, esaltano l’abuso e il privilegio, usano le armi del ricatto e della minaccia, avvelenano la vita economica e le istituzioni civili con il narcotraffico, le ecomafie, lo sfruttamento delle persone, l’usura, il gioco d’azzardo, il riciclaggio.

Una presenza pervasiva, soffocante, tanto rapace quanto mutevole presente in tutto il Paese, così come a Roma. Una presenza che distrugge speranze, semina violenza e ruba il nostro futuro.

La Veglia intende inoltre essere un appuntamento per sottolineare il legame indissolubile tra Memoria e Impegno: una memoria da trasmettere ai giovani ed un impegno a cui dare continuità, condivisione e corresponsabilità per il bene comune.