Venti anni dopo la morte di Ilaria Alpi Santo Della Volpe tenne un discorso da straordinario giornalista qual era. Lo riporta a seguire, testuale, Mariangela Gritta Griner.
“Il sole calante dopo la pioggia non riscalda. A Casal di Principe, quella sera del 19 marzo 1994, il freddo penetrava nelle ossa. E quella sera, quel tramonto gelava il sangue, anche quello sul pavimento della Chiesa San Nicola di Bari, dove in quel giorno di San Giuseppe, all’alba del suo onomastico, Don Peppe Diana fu ucciso dai camorristi con 5 colpi di pistola al volto… Il giorno dopo l’assassinio di Don Diana, … Altro orrore, con quella telefonata del direttore in lacrime che mi avvisò dell’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin a Mogadiscio. Una sofferenza travolse tutto; il mondo fuori ed il mondo dentro si sovrapposero per giorni interi, orrori e misteri, il viso di Ilaria e quello di Don Diana, le mamme… di Don Peppino e di Ilaria…volti segnati da segni che non sarebbero più scomparsi, quelle due, tre bare che uscivano da chiese o da studi televisivi, luoghi diversi con lo stesso intenso ed insopportabile profumo di fiori … … Poi fu la storia: da un lato i misteri mai sciolti deli rifiuti tossici spediti in Somalia da mercanti di morte italiani, complici i soliti servizi segreti e le guerre, sporche, dei trafficanti di armi. Dall’altro sempre di rifiuti si parla, sotterrati in quelle che poi furono chiamate “Terre dei Fuochi”.
Fonte: Articolo 21
https://liberatestardi.websitefortest.uk/2025/07/06/7-luglio-con-articolo21-il-ricordo-di-santo-della-volpe-e-la-manifestazione-per-paciolla/



