Pino Tilocca

Pino Tilocca

Vorrei trovare parole preziose come perle di mare che profumano di vita per raccontarvi Pino Tilocca il cui cuore si è fermato per sempre sabato sera attorno al tavolo della cena. Un infarto.

Dire che era dirigente scolastico di un liceo di provincia (e che provincia, quella sarda di Oristano!) è troppo poco. E se sgrano come un rosario le iniziative messe in campo per educare le coscienze di giovani e docenti a chiedersi sempre “perché”, faccio solo un piccolo passo in avanti.

Se vi dico che era stato sindaco a Burgos e aveva denunciato apertamente il malaffare che si vendicò uccidendo suo padre, avrò accesso un’altra lanterna sulla sua vita. Ma se vi dico che il suo era un impegno gioioso per spingere il mondo verso la pace, la giustizia, l’uguaglianza, l’inclusione… comincio a dire di più.

Perché Pino Tilocca agiva per contagio e non per argomenti persuasivi. Era sguardo e sorrisi, cruccio e parole. Era un carisma leggero, un leader lontano dai guru, un uomo onesto che restava affascinato dall’onestà altrui.

Se ne è andato ma ha lasciato un’impronta profonda anche in questi ultimi giorni di mobilitazioni per la gente di Gaza: sempre davanti a trascinare con garbo lo sdegno suo e degli altri. A raccontare il sogno di un cambiamento possibile, necessario, urgente che deve essere impastato con l’impegno educativo, la militanza politica, la fedeltà rinnovata giorno per giorno alle persone che ami e ai progetti in cui credi.

Arrivederci Pino.

Mosaico dei giorni