Per Don Tonino Palmese e i suoi 40 anni di sacerdozio

Don tonino

È un anno impegnativo questo 2025 per i tanti “anniversari” annunciati.

Sono esattamente 40 anni da quel 1985 quando fu promulgata la Legge regionale 39/85, grazie ad Isaia Sales, allora consigliere regionale del PCI, alla quale ebbi l’onore l’onore di collaborare fin dall’inizio, in fase di stesura definitiva, anche con Amato Lamberti. La legge prevedeva provvedimenti a favore di scuole ed Università per la diffusione di una cultura della legalità contro il fenomeno camorristico. È a quella legge che si deve l’ampia diffusione delle iniziative culturali antimafia ed anticamorra nella nostra regione.

Già da anni prima era attivo il Centro di Documentazione, nato nella “Mensa dei bambini proletari”, nel 1973, grazie alla fattiva poliedrica lungimiranza di Luciana Vecchio e Vittorio Dini.

Fu poi istituzionalmente fondato, nel 1985, il “Centro di Documentazione Regionale contro la camorra”, che ho avuto l‘onore di dirigere insieme ad eccellenti dirigenti e funzionari della Regione come Pier Luigi Lo Presti, Rita Crisci, Raffaele Balsamo e tanti altri. E grazie ad Assessori regionali come Amelia Cortese Ardias, Corrado Gabriele, Maria Fortuna Incostante, Adriana Buffardi…

“AsCenDeR” ne è pienamente erede, con l’acronimo Associazione Centro Documentazione e Ricerca, prima cellula costitutiva di quel che sarà poi, in Campania, “Libera”, voluta da don Ciotti nel 1995.

Nascerà quindi, nel 2008, la “Fondazione Pol.i.s.” – politiche integrate di sicurezza – per volontà della Regione Campania, con Bassolino, poi Caldoro, poi De Luca, meritoriamente attivissima in tanti campi. Primo presidente Paolo Siani. Oggi don Tonino Palmese. Una tradizione d’impegno culturale ed operativo, anticamorra ed antimafia, in grande collaborazione con magistratura, avvocatura, forze dell’ordine.

Che accoglie naturalmente in seno al suo CdA ed al Comitato scientifico “l’Università”, con Enrica Amaturo, “Libera” con Mariano Di Palma ed il “Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità”, oggi presieduto da Giuseppe Granata, che anch’esso vide la luce e prima costituzione nelle stanze del Centro di Documentazione e Ricerca al Centro Direzionale, con Avella, Lamberti, Clemente, Vallefuoco, Torre….

Nel 2025 cade anche l’anniversario dei 40 anni dall’ uccisione di Giancarlo Siani, ad opera della camorra in accordo con la mafia, avvenuta il 23 settembre del 1985.

E da allora migliaia di iniziative nelle scuole, università, associazioni, sindacati in gran parte d’Italia, ma anche all’estero. Con Paolo Siani, Ludovica e Gianmario ed il sottoscritto. Giornali, articoli, libri, documentari e film come lo straordinario “Fortapàsc” di Marco Risi.

Di libri nuovi ce ne saranno almeno due: quello già in distribuzione, di Pietro Perone, caporedattore de “Il Mattino”, dal titolo “Terra nemica”, San Paolo Edizioni, e quello in preparazione a cura della famiglia Siani ed amici per i tipi di Rosario Esposito La Rossa.

E don Tonino Palmese compie, quest’anno, 40 anni di sacerdozio.

Salesiano con uno straordinario impegno nel sociale; già referente regionale di Libera, in Campania, insieme con me e poi nella Fondazione Pol.i.s. di cui è Presidente, con Enrico Tedesco, Segretario generale.

Testimone, per il Comune di Napoli, di verità e giustizia, ed umana vicinanza ai detenuti nelle carceri, come Samuele Ciambriello, a livello regionale.

La celebrazione ufficiale si svolge il 22.06.2025 nella Chiesa dei Pellegrini, a Montesanto, nel cuore della città. Tantissimi confratelli, amici, collaboratori ed autorità, da Federico Cafiero de Raho al Generale dei Carabinieri Canio Giuseppe La Gala, a magistrati come Lello Marino e Francesco Cananzi, giornalisti come Maria Chiara Aulisio che la racconta sulle pagine del Mattino.

Ed ecco che al momento dell’”Offertorio” don Tonino affida il messaggio più importante a due simboli straordinari: uno più privato ma di immenso valore, come le “fedi nuziali” dei genitori che l’hanno messo al mondo, Titina e Luciano; un altro di grande valenza sociale, ma anche affettiva e storica: la macchina da scrivere di Giancarlo Siani, quella Lexicon 80, che Gianmario, con un confratello, porta verso l’altare.

Intanto giovedì 26, alle 18:00, nuova celebrazione nella Basilica di Santa Lucia al mare con tantissimi familiari delle vittime innocenti di criminalità, proprio nei pressi della Fondazione Pol.i.s. dove ci si intratterrà con questo prete e caro amico per un brindisi di ringraziamento ed augurale.

* Presidente di AsCenDeR e presidente onorario della Fondazione Giancarlo Siani