Online il questionario che i giornalisti italiani possono compilare per partecipare alla rilevazione. Previsti focus su nuove tecnologie, formazione, minacce ai cronisti. La segretaria generale Alessandra Costante: «Avere un quadro aggiornato della situazione della professione serve anche a costruire le condizioni contrattuali necessarie per far bene il lavoro di informare». Il presidente dell’Autorità, Giacomo Lasorella: «Fondamentale avvicinare le giovani generazioni all’abitudine ad informarsi.
«È sempre difficile avere dati attendibili sulla condizione della professione, che da anni vive una crisi profonda. Eppure, un quadro di insieme è necessario, anche per capire come affrontare questa crisi, come garantire ai giornalisti le condizioni che consentano di assicurare ai cittadini un’informazione di qualità. E questo anche nell’ottica del difficile rinnovo contrattuale che la Federazione della Stampa sta trattando con gli editori della Fieg». Così Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, aprendo martedì 21 ottobre 2025 la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione dell’Osservatorio sul giornalismo promosso da Agcom in collaborazione con la Fondazione per il Giornalismo Paolo Murialdi.
«La professione è molto cambiata, il mondo è cambiato, il bisogno di giornalismo resta sempre uguale, anzi oggi c’è ancora più bisogno di giornalisti che spieghino il mondo, ma per farlo occorre aggiornare anche il quadro di diritti e garanzie di cui gli operatori dell’informazione devono poter beneficiare per far bene il loro lavoro», ha aggiunto Costante.
In questa quarta edizione dell’Osservatorio sono presenti un focus sulle nuove tecnologie, come l’impiego dell’intelligenza artificiale o di chatbot, uno sul ruolo della formazione professionale, uno sulla sicurezza e le minacce ai giornalisti. «I dati delle rilevazioni che l’Autorità conduce sulla professione – ha osservato il presidente Agcom, Giacomo Lasorella – servono per condurre un’analisi da cui partire per arrivare a possibili soluzioni. Con un duplice obiettivo: da una parte dobbiamo trovare il modo di avvicinare le giovani generazioni all’abitudine ad informarsi, dall’altra occorre assicurare condizioni, anche economiche, tali per cui i giornalisti possano continuare a produrre un giornalismo professionale e di qualità».
Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato anche il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli e il segretario della Fondazione Murialdi, Giancarlo Tartaglia, si è parlato anche della cornice di norme (ormai vecchie) che regolano il giornalismo italiano e del quadro europeo, a partire dal Media Freedom Act; dell’equo compenso per lo sfruttamento online delle opere giornalistiche, per il quale è attesa una pronuncia definitiva da parte della Corte di giustizia europea, delle nuove regole su intelligenza artificiale e mercato digitale.
Tutti temi sui quali sono puntati i fari dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella consapevolezza di quanto il ruolo del giornalismo sia fondamentale per la democrazia. «L’Agcom è vicina al mondo dei giornalisti, che sono il cardine del mondo dell’informazione», ha ribadito Lasorella in chiusura, prima di lasciare spazio agli interventi del presidente dell’Inpgi Roberto Ginex, della presidente del Fondo di previdenza complementare della categoria, Alessia Marani e del presidente della Fondazione Murialdi, Giampiero Spirito.
IL QUESTIONARIO
I risultati della rilevazione saranno pubblicati nella primavera del 2026. Giornalisti professionisti e pubblicisti possono partecipare all’indagine promossa nell’ambito dell’Osservatorio sul giornalisti compilando al questionario disponibile a questo link. (mf)
Osservatorio sul giornalismo, Agcom presenta la nuova edizione dell’indagine sulla professione che cambia
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), in collaborazione con la Fondazione Murialdi, ha avviato la nuova edizione dell’Osservatorio sul Giornalismo, un’indagine sulla professione giornalistica in Italia nel nuovo ecosistema digitale.
L’iniziativa dell’Osservatorio sul giornalismo, giunto alla quarta edizione, è stata presentata martedì 21 ottobre 2025, nella sede della Federazione nazionale della Stampa italiana, a Roma, con la partecipazione di Alessandra Costante (segretaria generale Fnsi), Giacomo Lasorella (presidente Agcom), Carlo Bartoli (presidente del Cnog), Giampiero Spirito (presidente della fondazione Murialdi), Gianfranco Giuliani (presidente Casagit) e Roberto Ginex (presidente Inpgi).
Lo stato e le prospettive della professione giornalistica in Italia nel nuovo ecosistema digitale: è quanto l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, in collaborazione con la Fondazione Murialdi, si propone di monitorare con la nuova edizione dell’Osservatorio sul Giornalismo, che si avvale di un questionario già online sul proprio sito rivolto a tutti i giornalisti, pubblicisti e professionisti, per raccogliere dati e riflessioni sulle trasformazioni in atto nel mondo dell’informazione.
L’Osservatorio 2026, la cui pubblicazione è prevista per la prossima primavera e che è stato presentato presso la Federazione della Stampa italiana, parte quindi dal questionario che, in forma anonima, approfondisce i principali aspetti dell’evoluzione della professione: l’accesso alle fonti, l’organizzazione del lavoro, l’utilizzo di dispositivi e strumenti digitali, fino ai nuovi format e alle frontiere del data journalism e dell’Intelligenza artificiale.
Uno strumento in più per dare una prospettiva chiara alla professione, ha osservato Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, che serve a “garantire al paese una informazione vera e equilibrata. Il giornalismo – ha proseguito – è un’opera di mediazione tra la notizia, la realtà e il cittadino, il che prevede una interpretazione dei fatti che può fare solo chi ha la formazione adatta”. A tale proposito Costante ha spiegato che la serietà nella selezione “è fondamentale” e senza una formazione alta il giornalismo non può recuperare il suo ruolo. Nel ricordare che la Fnsi è al tavolo con gli editori per il rinnovo del contratto la segretaria del sindacato dei giornalisti ha spiegato che l’intelligenza artificiale è “l’innovazione tecnologica che ci dà più da pensare: non abbiamo paura dell’IA ma di come possa essere utilizzata dagli editori”.
Sul tema della preparazione dei giornalisti e della qualità dell’informazione è intervenuto anche il presidente di Agcom, Giacomo Lasorella, ricordando che l’Authority pur non avendo competenze dirette sul giornalismo, segue da vicino il settore: “La professione giornalistica è il cardine dell’informazione: uno dei modi per sostenerla è monitorarne lo stato attuale. Per questo abbiamo rafforzato l’Osservatorio della comunicazione, diffuso su base trimestrale, a cui il questionario appena avviato si affianca”. Nell’attuale ecosistema digitale, la vera sfida oggi non è la quantità di voci disponibili, ha detto ancora, ma la qualità dell’informazione quale elemento essenziale per la democrazia e il pluralismo. “Nelle ultime relazioni annuali dell’Agcom, mi sono trovato a dire che la televisione ‘tiene’ e anche la radio mentre la stampa è drammaticamente in calo anche se cresce l’informazione digitale. Seppure gli utenti si fidino più dell’informazione professionale il dato vale soprattutto per persone di età avanzata. È quindi essenziale trovare strumenti per recuperare i giovani all’informazione professionale quotidiana: noi siamo forse l’ultima generazione che può trasmettere questa abitudine virtuosa alle nuove”. Nel nuovo monitoraggio del mondo del giornalismo, giunto alla quarta edizione, una particolare attenzione è dedicata al tema delle minacce, delle intimidazioni e delle ritorsioni sui giornalisti, ha spiegato Lasorella ricordando che l’Autorità ha espresso profonda solidarietà a Sigfrido Ranucci per il grave attentato di cui è stato oggetto.
Tra gli esponenti della professione in Fnsi per la presentazione c’era il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli per il quale “i decisori politici” dovrebbero prendere atto che le norme che regolano l’attività giornalistica sono ferme da decenni: in un mondo così mutato non bastano interventi legislativi sparsi come quello che ha consentito di usare pc e non più macchine da scrivere all’esame di stato per diventare giornalisti professionisti. (fonte ANSA).
Il questionario è rivolto a tutti i giornalisti, pubblicisti e professionisti, e prevede un percorso specifico per coloro che svolgono attività di comunicazione e ufficio stampa in enti pubblici o privati.



