Ammessa la costituzione dei familiari della vittima, dell’ex indagato per il delitto Bruno Humberto Damiani, di altre associazioni e istituzioni. Sospesa la manifestazione in segno di solidarietà per Cagnazzo per rispetto ai carabinieri deceduti a Castel D’Azzano.
Ammesse come parti civili, familiari, istituzioni e alcune associazioni. È quanto accaduto nel corso dell’udienza preliminare celebratasi dinanzi al gup Giovanni Rossi del Tribunale di Salerno nel processo per l’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso il 5 settembre 2010 con 9 colpi di pistola mentre rientrava a casa.
Per gli inquirenti, Vassallo sarebbe stato eliminato per aver scoperto un traffico di stupefacenti nella sua Acciaroli ed era pronto a denunciare. Nel traffico sarebbero stati coinvolti anche i carabinieri Cioffi e Cagnazzo che avrebbero effettuato sopralluoghi prima dell’omicidio (Cioffi) o provveduto a depistare le indagini (Cagnazzo). Nessuno degli indagati, comunque, è accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio.
Nel corso dell’udienza sono state quindi ammesse come parti civili l’Avvocatura dello Stato per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministeri dell’Interno e della Giustizia, l’Anci, la Provincia di Salerno, il Comune di Pollica, la Regione Campania, il Partito Democratico Campano, il Parco Nazionale del Cilento, lVallo di Daino e Alburni, la Fondazione Polis, oltre ad associazioni quali Libera, Avviso Pubblico, i familiari della vittima e bruno Humberto Damiani brasiliano inizialmente indagato per l’omicidio (è stato anche detenuto) e la cui posizione è stata poi archiviata.
Escluse le costituzioni della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore (presieduta dai fratelli di Angelo, Dario e Massimo Vassallo), poichè costituita dopo i fatti contestati, Lagambiente Campania, Circolo Mediterraneo Pollica Città Slow Food, Emergenza Legalità e Asmel.
“La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, pur non essendo stata ammessa come parte civile a causa della sua costituzione successiva all’omicidio, accoglie con serenità questa decisione. L’essenziale, come sottolineato dai rappresentanti della Fondazione, è la presenza dello Stato, rappresentato dalla Presidenza del Consiglio, dal Ministro dell’Interno e dal Ministro della Giustizia. È questa presenza che dà forza al percorso giudiziario, oggi ancora nella fase predibattimentale, e che entrerà nel vivo a partire da gennaio”. E’ stato il commento a caldo della Fondazione. Si torna in aula nel mese di novembre.
Rinviata la manifestazione di solidarietà per il colonnello Cagnazzo prevista. Il rinvio è stato giustificato dallo stesso ufficiale dell’arma come segno di rispetto verso i tre carabinieri morti a Castel d’Azzano, “verrà il giorno della giustizia – ha affermato Cagnazzo – oggi è il giorno del dolore”.
Fonte: Caserta News
C’e’ anche Libera, rappresentata dall’avvocato Giulio Vasaturo, tra le parti civili ammesse.
“L’ordinanza di oggi – commenta Libera in una nota – che accoglie la nostra richiesta e’ un segno concreto di vicinanza alla famiglia di Angelo e alla comunita’ di Pollica per chiedere verita’ e giustizia. Seguiremo le fasi del processo, che si avvia ora ad entrare nel vivo, provando a testimoniare anche con i nostri corpi una scelta di campo, che e’ quella di chi decide di stare dalla parte delle vittime e dei loro familiari, dalla parte della giustizia e della verita’.
Lo dobbiamo ad Angelo, alla sua famiglia, alla nostra terra. Siamo convinti che ricostruire i tasselli di un omicidio, accertare la verita’ su gravi fatti delittuosi di matrice mafiosa – viene evidenziato – significa anche restituire alla comunita’ e ai suoi cittadini quanto e’ stato loro rapinato: cioe’ il diritto di vivere in una terra libera, nella quale il valore della parola, della denuncia, della solidarieta’, della legalita’ devono trovare piena affermazione”.
Fonte: Agi, Agenzia Italia
Libera parte civile al processo sull’omicidio di Angelo Vassallo. Una grande vittoria



