Nota congiunta Casa Memoria Impastato, Articolo Ventuno, Cestrim Onlus, Cooperativa Adan

Manifesto cestrim

Da quest’oggi in città, tra le vie, potrete incrociare lo sguardo di Peppino Impastato, vittima innocente di mafia che ci esorta a non restare in silenzio, a ribellarci, a non cedere alla rassegnazione.

Non dobbiamo temere di chiamare le cose con il proprio nome. Non dobbiamo tacere dinanzi allo scempio dello spettacolo del rischio della “mafia in diretta”.

Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si autocelebrano sui red carpet dei galà.

Noi ci siamo ribellati insieme con Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Articolo Ventuno, il Cestrim Onlus, il Presidio Legalità la Cooperativa Adan.

E a chi scrive “noi difenderemo sempre la Basilicata da chi la chiama mafiosa” NOI rispondiamo che non taceremo e, continueremo a raccontare la mentalità mafiosa di “Casa Nostra”.

Perché in un paese che vuole essere normale la prima cosa da fare è riuscire a chiamare le cose con il loro nome.

“La mafia è una montagna di merda. Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi, prima di abituarci alle loro facce, prima di non accorgerci più di niente”.

Peppino Impastato