Il coordinamento di Libera Milano ha inviato una lettera aperta ai consiglieri del Comune di Milano, in vista del voto decisivo sulla sorte dello Stadio Giuseppe Meazza di Milano, noto come Stadio San Siro.
Oggi il Consiglio Comunale dovrà decidere sulla vendita o meno dell’impianto sportivo ad Inter e Milan, primo passo verso l’abbattimento dello stesso.
Tutta la vicenda ha creato aspri contrasti in seno alla politica locale e tra i cittadini, alcuni dei quali si sono organizzati in associazioni e comitati per manifestare il proprio dissenso.
Ad esprimere dubbi sull’intera operazione è intervenuto il Comitato per la Legalità e il contrasto alla criminalità organizzata, presieduto dal Prof. Nando dalla Chiesa.
San Siro: dalla Chiesa, rischio mafia permane a monte e a valle
“Come Comitato non ci sembra che ci sia stata una risposta adeguata da parte dell’amministrazione, se non buone intenzioni e auspici. Il rischio mafioso permane a monte e a valle perché le informazioni avute sulla proprietà non chiariscono, non riusciamo a capire con chi si sta parlando”.
Così Nando Dalla Chiesa, che presiede il Comitato per la Legalità e il Contrasto alla criminalità organizzata del Comune di Milano, ha parlato della delibera sulla vendita dello stadio, che approda in Consiglio comunale, durante l’ultima commissione consiliare prima della discussione in aula.
Una delle criticità secondo Dalla Chiesa è proprio quella di identificare il titolare effettivo delle società che controllano Milan e Inter. “Servono informazioni precise sulla persona fisica che è la legittima proprietaria, in particolare per quanto riguarda l’Inter – ha aggiunto -. Poi a valle servono garanzie sulle imprese che lavoreranno nei cantieri: devono essere iscritte in white list. Perché l’uso del caporalato nei cantieri a Milano è un problema che sta dilagando” ed spesso è legato alla ‘Ndrangheta.
“Quindi è opaco ciò che sta a monte e a rischio ciò che sta a valle”, ha concluso.
Fonte: Ansa
La lettera di Libera Milano al Consiglio Comunale di Milano
Care Consigliere, cari Consiglieri,
vi scriviamo a nome di Libera Milano per condividere con voi una preoccupazione sentita e sincera, in vista della discussione in aula prevista per lunedì prossimo, relativa alla vendita dello Stadio Giuseppe Meazza.
Libera è un’associazione da sempre impegnata nella promozione della legalità e della giustizia sociale, e a Milano ci impegnamo da anni con scuole, università, cittadini e istituzioni per sensibilizzare sull’importanza della trasparenza, partecipazione e cittadinanza attiva.
Con grande rispetto per il vostro ruolo e il vostro impegno, desideriamo invitarvi a riflettere con attenzione sull’opportunità di questa scelta che dovrete presto prendere, e a considerare l’importanza di tutelare un bene pubblico che appartiene, prima di tutto, alla comunità cittadina.
A rafforzare questo invito è anche la nota recentemente redatta dal Comitato Legalità del Comune di Milano, presieduto dal professor Nando dalla Chiesa, che solleva osservazioni di grande rilievo etico, civile e istituzionale. Tra queste, ci permettiamo di richiamare:
– le criticità legate alla trasparenza della proprietà dei soggetti coinvolti nell’operazione,
– il rischio di una trasformazione irreversibile di un luogo che ha valore pubblico, simbolico e identitario per Milano,
– la mancanza, ad oggi, di garanzie sufficienti rispetto al pieno rispetto dell’interesse collettivo.
Comprendiamo la complessità delle scelte che siete chiamati a compiere, ma riteniamo che la vendita dello stadio, almeno in questi termini, rappresenti una strada da non percorrere, perché troppo rischiosa per il presente e il futuro della città.
Vi chiediamo dunque un gesto di responsabilità che tuteli la nostra memoria comune, che esprima il rispetto della legalità formale e sostanziale, e che tenga in conto quel patrimonio pubblico che Milano ha il dovere di custodire con lungimiranza.
Siamo a disposizione per ogni approfondimento o confronto, nella convinzione che il dialogo aperto e rispettoso sia il cuore della democrazia.
Con stima e gratitudine per l’ascolto, Libera Milano
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