Milano 23 maggio, una targa in ricordo di Cristina Mazzotti al Liceo Carducci

Milano 23 maggio Liceo Carducci

Cristina Mazzotti è stata una nostra studentessa. Aveva 18 anni e aveva appena concluso il quarto anno quando, la sera del 30 giugno 1975, fu rapita a scopo di estorsione.

Venne tenuta prigioniera in una buca nel terreno, dove non poteva muoversi e dalla quale le era concesso uscire solo raramente. I rapitori le somministravano quotidianamente sedativi e droghe eccitanti, soprattutto quando dovevano costringerla a parlare al telefono o a scrivere lettere alla famiglia, esclusivamente per scopi ricattatori. A causa delle condizioni disumane a cui fu sottoposta, Cristina morì il 1° settembre. Il suo corpo fu poi abbandonato in una discarica, in provincia di Novara.

Dal 1976 fino alla riapertura del processo, avvenuta nel 2024 a Como e tuttora in corso, furono processate e condannate 13 persone appartenenti alla banda dei rapitori, di cui 8 all’ergastolo. In queste occasioni è stata ricostruita l’intera matrice del sequestro, che ha visto coinvolto, tra gli altri, un esponente di vertice dell’organizzazione mafiosa. Tra gli anni ’70 e ’90 del Novecento si verificò in tutta Italia, e in particolare in Lombardia, una lunga serie di sequestri di persona a scopo di estorsione, organizzati dalle varie mafie. Dei circa 570 sequestri stimati in quel periodo, ben 207 sono stati attribuiti alla cosiddetta ‘ndrangheta. L’obiettivo di questi sequestri era ottenere ingenti somme di denaro attraverso i riscatti, da reinvestire poi in attività illecite come il narcotraffico e nel finanziamento di imprese edili usate per ottenere appalti pubblici.

Il Consiglio di Istituto del liceo ha deciso di intitolare un’aula per ricordare la nostra sfortunata studentessa, che ha dato anche il nome al gruppo del liceo aderente a “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Il presidio è composto da studentesse e studenti che si riuniscono per approfondire e discutere temi legati alla criminalità organizzata. Uno degli obiettivi principali è proprio quello di mantenere viva la memoria di Cristina e di raccontarne la storia, divenuta il simbolo di una giovane vita spezzata dalla crudeltà delle mafie, nella loro continua e spietata ricerca di profitto.

Una targa verrà scoperta in occasione dell’intitolazione, venerdì 23 p.v., alle ore 10,30, al termine dei lavori del seminario “L’eredità di Falcone e Borsellino e la battaglia contro l’avanzata delle mafie al Nord” alla presenza anche della famiglia Mazzotti.