Il ministro Nordio ci ha ricordato le tante “buone cose” pensate da Licio Gelli.
Una nuova maggioranza di centro destra ha bloccato l’ispezione europea sulla libertà di informazione.
Il Media Freedom Act é stato già affossato in Italia.
Gli emendamenti proposti dalla destra sulla nuova legge Rai, sulle querele bavaglio, la tutela delle fonti, sul segreto professionale vanno tutti nella direzione opposta a quella indicata dal nuovo regolamento europeo.
Il segretario della autorità per la privacy, che voleva libero accesso alla posta dei dipendenti per scoprire la “talpa” di Report, è costretto a dimettersi dalla giusta reazione dei difendenti, ma il consiglio resta al suo posto, senza provare vergogna e pentimento.
Cosa altro dovrà accadere prima che opposizioni, forze sociali, istituzioni battano un colpo e promuovano una grande inziativa nazionale?
Non è bastata la campagna contro il Quirinale per comprendere cosa accadrà nelle prossime settimane e come si cercherà di condizionare il voto referendario?
Articolo 21 non sta a guardare e domani, in occasione della manifestazione nazionale già convocata a Gualdo Tadino, con Roberto Natale, Paolo Mondani lancerà la proposta di scendere in piazza tutti insieme, senza steccati, senza bandiere di parte e di partito, uniti solo dalla passione per la Costituzione antifascista.
* Coordinatore nazionale di Articolo 21
https://liberatestardi.websitefortest.uk/2025/11/19/dunque-anche-gelli-ha-fatto-cose-buone-grazie-a-nordio-per-la-sincerita/



