Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto a Vienna, insieme al Presidente Federale della Repubblica d’Austria, Alexander Van der Bellen, alle celebrazioni per il 25esimo anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, adottata a Palermo nel dicembre 2000 e ratificata oggi da 190 Paesi.
La cerimonia – ospitata presso il Polo delle Nazioni Unite e organizzata dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) – è stata anche occasione per un omaggio alla memoria delle vittime colpite dalla mafia, tra cui i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, cui è dedicata la mostra fotografica “L’eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, che il Capo dello Stato ha visitato, in mattinata, al suo arrivo nella sede ONU, prima dell’avvio dei lavori.
Le attività sono state aperte dalla Direttrice esecutiva dell’UNODC, Ghada Waly, cui sono seguiti gli interventi del Presidente Mattarella e del suo omologo Van der Bellen.
La visita di Mattarella è proseguita, nel pomeriggio, a Palazzo Metternich, sede dell’Ambasciata d’Italia in Austria, per l’incontro con il personale dell’Ambasciata italiana e della Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali di Vienna, oltre che con i funzionari italiani presenti nella capitale austriaca.
Vienna, 11/11/2025 (II mandato)
Fonte: Quirinale
Mattarella visita la mostra dell’ANSA su Falcone e Borsellino
All’Onu di Vienna gli scatti dagli archivi di famiglia e dell’Agenzia.
Un omaggio ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e al loro lavoro innovativo di lotta al crimine transnazionale: oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a Vienna, nel polo Onu della capitale austriaca, la mostra dell’ANSA ‘L’eredità di Falcone e Borsellino’ che ripercorre le vite dei due magistrati uccisi dalla mafia nelle stragi del 1992 a Capaci il 23 maggio e a Via D’Amelio a Palermo il 19 luglio.
Accompagnato dal presidente austriaco Alexander Van der Bellen e dal direttore generale delle Nazioni Unite di Vienna Ghada Waly, il capo dello Stato si è soffermato sui 15 pannelli e le 75 foto che compongono l’esposizione.
A guidarli nel percorso l’amministratore delegato dell’agenzia Stefano De Alessandri.
Mattarella si è anche soffermato su una foto che lo ritrae, allora giovane, accanto a Giovanni Falcone. Con un pizzico di emozione, poco dopo nel suo intervento in aula, il capo dello Stato ha pubblicamente sottolineato di aver avuto “il privilegio di conoscerli e sovente frequentarli”.
“La mostra è stata realizzata ed esposta a Palermo nel 2012 per ricordare le stragi di Capaci e di via D’Amelio – ha detto De Alessandri – dove per mano della mafia persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, il giudice Paolo Borsellino e le loro scorte. Da allora è la più vista delle mostre da noi realizzate in Italia dove è stata presentata nelle scuole e nei palazzi di giustizia di tutte le principali città. Ma anche all’estero, al Consiglio d’Europa, al Parlamento europeo e all’Osce”.
La mostra, inaugurata nel 2012 a Palermo dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, negli anni è stata continuamente aggiornata e ospitata in diverse sedi istituzionali, ma soprattutto è stata visitata da migliaia di ragazzi delle scuole. Racconta la storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, dall’adolescenza a Palermo all’ingresso in magistratura, fino alla nascita del Pool antimafia, al maxiprocesso e alle stragi del ’92. Il percorso guidato dalle immagini è integrato da riproduzioni delle notizie dell’ANSA.
Fonte: Ansa



