Il pentito
Giovanni Brusca e’ stato condannato a 3 anni e 4 mesi dal Gup Adriana
Piras, che ha pure riconosciuto il diritto al risarcimento della “persona
offesa”, Michelangelo Camarda, anche lui pentito. Brusca e’ accusato
– e ha confessato – di avere ordinato il tentato omicidio di Camarda,
avvenuto il 7 ottobre del 1994. A quell’epoca Camarda faceva parte di
un gruppo molto vicino a Balduccio Di Maggio, altro collaboratore di
san Giuseppe Jato, tornato in Sicilia per riprendere le attivita’ criminose
e per vendicarsi dnei confronti del gruppo dei Brusca. L’esecuzione
del tentato omicidio fu affidata all’attuale latitante di Altofonte
Mimmo Raccuglia, che nonostante avesse sparato moltissimi colpi, non
riusci’ a uccidere la vittima designata. Raccuglia e’ stato condannato
il mese scorso dal Tribunale di Palermo a 20 anni di carcere. Brusca
dovra’ invece pagare 20 mila euro di risarcimento allo stesso Camarda,
difeso dall’avvocato Roberto Avellone. Il Pm Annamaria Picozzi aveva
chiesto una condanna a 3 anni e mezzo. (AGI)
Articoli correlati

Attacco alla redazione de La Stampa: un grave atto squadrista
Redazione Libera Informazione
29 Novembre 2025

Brevi lezioni di storia italiana (e non solo)
Redazione Libera Informazione
29 Novembre 2025

L’irruzione nella sede del quotidiano “La Stampa”. Un atto vile e intollerabile
Redazione Libera Informazione
29 Novembre 2025

Assalto alla redazione de “La Stampa”, un gesto vile e senza giustificazione
Redazione Libera Informazione
29 Novembre 2025