L’espressione matura della cittadinanza

Si referendum

I referendum dell’8 e 9 giugno stanno passando quasi sotto silenzio con un duplice rischio: non raggiungere il quorum dei partecipanti e determinare un grave indebolimento di questo straordinario strumento democratico.

Ma credo che questa volta abbia un valore ancora più simbolico. Il non andare a votare per i referendum, compreso quello sulla cittadinanza, è un’azione legittima, essendo il voto un diritto – dovere, che diventa però un po’ contraddittoria soprattutto se fatta come risposta all’invito da parte di alcune forze politiche.

L’esercizio democratico del voto e del voto attraverso i referendum, alta espressione della partecipazione e della cittadinanza, aspirazione di molti stranieri che non ne hanno diritto pur essendo regolarmente soggiornanti sul suolo italiano, sarebbe l’espressione matura di questa cittadinanza percepita come impegno e dovere oltre che diritto.

Chi ci sta invitando a non andare a votare, pur essendo stato esso stesso legittimamente eletto attraverso il voto, forse non ci riconosce questa maturità o ne ha paura. È questa responsabilità, attraverso il voto ai referendum, che vorremmo trasmettere a chi ci chiede la cittadinanza, la responsabilità di essere cittadini liberi e uguali, con diritti e doveri.

Per i referendum dell’8 e 9 giugno innanzitutto andiamo a votare e per quello sulla cittadinanza votiamo sì, il tuo sì sarà questa testimonianza di maturità.

* Presidente Centro Astalli