La riforma delle intercettazioni
unita a quella del processo segnano nei fatti ‘la morte
della giustizia penale in Italia’.
A insorgere contro le nuove norme e’ l’Associazione
nazionale magistrati, che parla di scelte legislative ‘che
rappresentano un oggettivo favore ai peggiori
delinquenti’.In particolare, le norme sulle intercettazioni
‘impediranno di individuare i responsabili di gravissimi
reati. Sarebbe allora piu’ serio e coerente abrogarle’.
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