I ragazzi per Gaza, l’anima bella dello sciopero generale

Sciopero palestina 22 settembre roma corteo

Lo sciopero generale per Gaza, che ha coinvolto migliaia di cittadini in tutto il territorio italiano, ha visto la partecipazione di tanti giovani e giovanissimi. Un atto politico, oltre che solidale, di profonda responsabilità civica.

Aderire a questa giornata di mobilitazione era doveroso. Una presa di posizione netta contro l’ingiustizia, contro la violenza e contro il governo che ha finora taciuto di fronte alle sofferenze di un popolo dimenticato o ignorato dalla narrazione ufficiale.
In questa mobilitazione, una delle immagini più forti è proprio la presenza di tanti giovani.

Vederli scendere nelle piazze, manifestare per la pace e per il popolo palestinese, riempie il cuore di speranza.

Questi ragazzi, consapevoli delle responsabilità politiche degli adulti, dimostrano di avere un’acutezza di spirito e una consapevolezza sorprendente, che va riconosciuta.

Non è necessario essere esperti di politica internazionale per capire che quello che sta accadendo a Gaza va ben oltre qualsiasi giustificazione: è fuori da ogni umanità e contraddice i principi fondamentali del diritto internazionale.

La loro presenza, i loro visi determinati e il loro desiderio di giustizia sono un segnale forte, fortissimo: i giovani capiscono che il silenzio e la passività ci rendono complici del massacro. E loro non vogliono esserlo. Cercano strumenti per opporsi, per sostenere i diritti di un popolo sopraffatto che non possono essere calpestati senza conseguenze.

È come se, attraverso queste manifestazioni, la società stesse cercando di riscoprire una voce collettiva, un modo per dire basta alle brutalità e alle guerre che distruggono vite innocenti.

In un momento storico in cui le notizie di sofferenza e di distruzione si susseguono senza sosta, questa giornata di astensione dal lavoro e di impegno civile ci ricorda che la responsabilità di reagire spetta a tutti: cittadini, istituzioni e comunità internazionale. Tutti devono acquisire la consapevolezza che i diritti umani non sono negoziabili, e che nessuno può dimenticare o ignorare il dramma del popolo palestinese. Il nostro impegno, anche nel piccolo, conta.

È attraverso manifestazioni come queste, pacifiche e condivise, che si alimenta la speranza di un futuro più giusto e pacifico. La piazza bella di Roma, nulla ha a che fare con i violenti che hanno cercato di rovinare una festa straordinaria.

La notizia di oggi è che le manifestazioni per la Palestina hanno registrato una partecipazione straordinaria, aldilà delle attese dei sindacati di base e le organizzazioni studentesche che le hanno convocate via social e con le proprie forze comunicative.

Eppure, statene certi, le prime pagine di domani saranno dedicate  solo a quelle poche decine di teppisti che a Milano hanno dato vita ad azioni violente e ingiustificabili.

Della solidarietà concreta, quella che si traduce in parole, azioni e scelte quotidiane, contribuendo a costruire una realtà in cui il rispetto dei diritti umani sia un pilastro imprescindibile, non parlerà nessuno.

Ma resta un fatto che nulla può oscurare: lo sciopero per Gaza ha marcato un passaggio fondamentale: la dignità di ogni individuo deve essere tutelata. I ragazzi oggi in piazza chi hanno mostrato che il coraggio di manifestare la propria rabbia e il proprio desiderio di giustizia è un valore da custodire e trasmettere. La solidarietà dei giovani e di tutta la comunità italiana è un segnale di speranza: un passo importante verso un mondo più umano e più giusto.

Fonte: Articolo 21

https://liberatestardi.websitefortest.uk/2025/09/22/i-ragazzi-per-gaza-lanima-bella-dello-sciopero-generale/

 


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