Genocidio, non tacere. La parola-scandalo: ma perchè per la Bosnia sì e per Gaza no?

Guerra a gaza

Ebbene sì, diciamola questa parola: genocidio. Da tempo ci penso e davvero non riesco a vedere una parola che con più chiarezza sappia definire quel che è in corso da quasi due anni a Gaza.

Leggo che chi parla di genocidio lo farebbe per ragioni politiche, dal momento che la ragione storica non lo consentirebbe. Liliana Segre non si stanca di sottolineare la differenza tra l’Olocausto e Gaza. E ha ragione. Ho per lei una naturale ammirazione e spero che nei pochi nostri incontri lo abbia percepito.

Ma la scienza ha elaborato modalità precise per classificare i fenomeni storico-sociali. E a consentire di collocarli in un concetto, in un nome, non è tanto la loro dimensione quanto, entro limiti di ragionevolezza, la loro natura.

Faccio l’esempio su cui lavoro da decenni. Cosa Nostra, camorra e ‘ndrangheta non sono affatto uguali, ma ricadono in un’unica categoria di fenomeni, quella di mafia. Sia dal punto di vista sociologico sia dal punto di vista giuridico. Ma non solo: anche la Società foggiana, anche alcune organizzazioni criminali autoctone minori del Lazio sono sociologicamente mafiose. Eppure: volete mettere la mafia del Padrino con la Società foggiana? Un abisso, non c’è dubbio. Eppure la natura è la stessa.

O non è forse lo stesso anche per le specie animali? Il fatto è che dentro la stessa classe di fenomeni si riuniscono non solo caratteristiche ma anche grandezze diverse. Che ne fanno la qualità. Ma la specie di appartenenza resta la stessa.

E dunque? Bastano le indubbie differenze tra singole esperienze storiche per esorcizzare il concetto generale in cui raccoglierle? Stragi sul posto o rastrellamenti, lager o libere rovine, deportazioni fuori patria o deportazioni in patria. Milioni o tante decine di migliaia.

Terribili tassonomie. Ma il nostro dovere è tracciarle bene. Non evitare la paura di guardarsi allo specchio.

Perché se no, pensiamoci, mai nessuno si è scandalizzato per l’uso della parola genocidio per la vicenda armena?

Perché mai non ci si è scandalizzati per l’uso della parola genocidio con riferimento ai nativi americani?

E, in anni a noi vicini, perché nessuno è insorto in nome “della ragione” contro l’incriminazione sempre per genocidio di Radovan Karadzic o Ratko Mladic, nelle guerre balcaniche da parte della Corte penale internazionale?

Davvero l’orrore per Hamas non può cancellare il senso di quanto sta accadendo a Gaza.

Volete sapere perché sto scrivendo tutto questo in una rubrica che non parla di politica estera?

Perché mentre sono al computer ho intorno una pattuglia di nipotini. Da tempo mi capita di accarezzare le loro testoline con sempre più amore.

Penso che c’è un posto a noi vicino dove per decisione o consenso o codardia dell’Occidente decine di migliaia di bimbi come loro sono stati e vengono uccisi per il solo fatto di appartenere a un gruppo umano, comunque inteso. Uccisi innocenti e quasi sempre senza alcuna colpa di chi li tiene in braccio. A nulla hanno diritto a causa del gruppo umano a cui appartengono: né giocare né correre, né mangiare né bere. Non la palla gialla che ho accanto, non il minuscolo sandaletto che vedo sul balcone.

Li guardo, i nipotini, e penso a quando cresceranno. E a quando qualche brava maestra -ce ne saranno sempre- racconterà ai suoi alunni la storia di Gaza e mostrerà immagini, racconti, ospiterà magari qualche sopravvissuto.

E loro torneranno a casa e ne parleranno con i genitori. E chiederanno che cosa fece quel loro nonno che aveva fatto politica, che scriveva libri e sui giornali, insegnava in università, e andava a parlare di giustizia per il mondo.

Mamma, papà, che cosa fece nonno Nando? Non era d’accordo, risponderanno loro. Sì, ma aiutò a denunciare quel che accadeva?

Voglio che i miei figli possano dire di sì. Che il nonno disse almeno la parola proibita. È nulla, lo so.

Ma la coscienza e la nostra memoria sono il più grande patrimonio che abbiamo. Anche per loro si può scrivere un articolo.

Fonte: Il Fatto Quotidiano, 11/08/2025