Marsala capitale del giornalismo d’inchiesta. Da ieri e sino a domenica nella cittadina in provincia di Trapani si alterneranno oltre sessanta ospiti fra giornalisti, scrittori, documentaristi, attori. Si sono dati appuntamento per ragionare insieme sullo stato di salute dell’informazione italiana sulle tante storie non raccontate di questo Paese. Da ieri sino a domenica 23 maggio il Complesso San Pietro e l’Auditorium di Santa Cecilia, cuore della città antica, sono gli scenari per i dibattiti e gli incontri del Festival del Giornalismo d’inchiesta di Marsala, arrivato alla seconda edizione. Ispirati quest’anno dalla ricorrenza dell’Unità d’Italia hanno cosi titolato la tre giorni sull’informazione: “Viva l’Italia, biografia di un Paese da inventare” puntando l’attenzione sul lavoro costruttivo che il giornalismo d’inchiesta svolge nel percorso di costruzione di un’Italia diversa.
Molti gli argomenti che saranno affrontati: le mafie e la criminalità, la trattativa tra Stato e mafia, i padroni dell’informazione, i modi e i mezzi dell’informazione (da Internet all’informazione dal basso), l’emergenza ambientale, la cattiva informazione relativa al cibo, ai giovani e all’immigrazione.
