In un mondo che ci disorienta – tra guerre, disuguaglianze, crisi climatica e diritti in discussione – abbiamo voluto creare uno spazio di ascolto, confronto e coraggio.
E con voi ci siamo riusciti.
Un grazie enorme alle scuole che ci hanno raggiunto da ogni parte d’Italia, a chi ci ha seguito in streaming, agli studenti e ai docenti che hanno partecipato numerosissimi, ai giornalisti che sono intervenuti, a quelli che hanno raccontato il Festival, e a tutte le persone che hanno sfidato pioggia e traffico milanese per venire agli incontri serali.
Un grazie speciale anche a tutte e tutti coloro che hanno collaborato dietro le quinte e sul campo: Human Hall dell’Università Statale di Milano, Shareradio, i formatori del Progetto Caleidoscopio, i docenti del corso Design per i Diritti Umani del Politecnico di Milano e Take Action School e i fondamentali ragazzi e ragazze di Luna Blu, che hanno rifocillato tutti con energia e gentilezza.
Voci forti, temi urgenti, tanta partecipazione
Abbiamo attraversato questioni complesse, ma anche profondamente umane.
Con Human Hall dell’ Università Statale di Milano come partner, abbiamo ospitato personalità come l’Alto Commissario ONU Volker Türk e l’ambasciatore Maurizio Massari, che ci hanno aiutato a leggere il nuovo disordine mondiale.
Ci siamo interrogati sull’inclusione nelle aziende europee con esperti come Paola Profeta, Aaron Pugliesi, Gabriella Crafa e Marilucy Saltarin.
Abbiamo vissuto momenti commoventi ma anche pieni di speranza con Gino Cecchettin, protagonista di due incontri molto partecipati. Priscilla, drag artist, ha coinvolto con energia i più giovani sulla libertà d’espressione e di essere sé stessi. Abbiamo rivendicato la libertà d’informazione con Francesco Cancellato; abbiamo rotto il silenzio sul disagio psicologico con Celeste Poma di Soleterre e Antonio Piotti del Minotauro, abbiamo ragionato su cosa significa cittadinanza in vista del referendum con il sociologo Maurizio Ambrosini.
L’arte e la musica hanno aperto il Festival con forza: grazie ai Punkreas, Obi, Lotta, e alle illustrazioni potenti di Gianluca Costantini e dei suoi studenti. Il pubblico e i media ci hanno seguito con grande attenzione: segno che il bisogno di parlarne, insieme, è forte.
Ci portiamo a casa domande, idee, nuovi punti di vista. E tanta voglia di continuare.
Sostieni il Festival con il tuo 5×1000
Basta indicare il codice fiscale 97918530151 nella tua dichiarazione dei redditi.
Con il tuo 5×1000 continueremo a dare voce ai diritti umani, dentro e fuori il Festival.
Altrimenti fai una donazione qui



