Lunedì 8 settembre ci sarà la partita Israele – Italia valevole per le qualificazioni ai mondiali di calcio 2026.
Io non guarderò quella partita perché la nostra nazionale gioca contro la squadra che rappresenta un paese il cui governo sta compiendo un genocidio a Gaza, e sta attuando una politica colonialista e di apartheid in Cisgiordania.
Dunque si gioca contro una nazionale che dovrebbe essere esclusa dalle competizioni sportive internazionali.
Dal settembre 2022, dopo gli atti compiuti dalla Russia con l’aggressione e l’invasione di alcune regioni dell’Ucraina, la Russia è stata esclusa, giustamente, dalle competizioni sportive internazionali e non partecipa alle qualificazioni per i mondiali di calcio.
Dunque nella realtà, le federazioni sportive internazionali e anche quella italiana, non riconoscono la gravità e la disumanità con cui il governo israeliano sta portando avanti la sua politica verso il popolo palestinese, violando le principali norme del diritto internazionale, diventando esse stesse complici, nel momento in cui non si agisce nell’ambito delle proprie prerogative che dovrebbero prevedere l’esclusione di chi rappresenta quel paese dalle competizioni sportive.
Anche in questo caso due pesi e due misure…
Invito tutti a non guardare lunedì sera quella partita, ma di dedicarsi ad altro, a parlare con amici e familiari di ciò che accade, a guardare un bel film, a leggere un buon libro, a non essere complici, anche solo con lo sguardo e la passione di chi vuole dirci che quella è solo una partita di calcio.
E dobbiamo iniziare a pensare al 14 ottobre, quando quella partita dovrebbe giocarsi in Italia a Udine, in uno stadio privato.
Si perché nessuna città dove gli stadi sono comunali si è resa disponibile ad ospitarla, e lo stesso Sindaco di Udine ha detto che questa gara oggi non dovrebbe essere giocata, perché è in corso uno scempio umano, con decine di persone che ogni giorno sono uccise dalle bombe, dalle pallottole, dalla mancanza di medicine, per malnutrizione, a seguito delle scelte fatte dal governo israeliano.
Durante la partita è prevista a Udine una grande manifestazione.
Credo che anche nei nostri territori ci dovremmo muovere per boicottare quella partita.
Pensare a un evento in ogni zona da fare quel giorno durante l’orario della partita per parlare di pace.
Sarebbe una bellissima risposta di interi territori e anche una pressione verso un governo come il nostro, così timido e inefficace verso il governo israeliano.
Due ore per far crescere una cultura di pace in un mondo che sta abbandonando lo stato di diritto per ridare forza e fiato alla legge del più forte.
Un degrado culturale e umano che la maggior parte di noi non hanno mai conosciuto.
Non so se il 14 ottobre sarà già tardi per la follia disumana con cui Nethanyau e i suoi ministri di stanno muovendo, ma intanto ci sono altre iniziative a cui possiamo partecipare per dare voce al nostro sdegno.
Intanto iniziamo a ribellarci non comprando prodotti israeliani, boicottando le aziende che investono o hanno rapporti stretti con quel paese. Ci sono siti che ci aiutano a capire anche come fare una spesa e investimenti consapevoli
E lunedì sera, durante quella gara di calcio dove i valori dello sport non esistono, fate altro, date spazio alla vostra coscienza e al desiderio di ribellarsi di fronte alla disumanità che avanza…



