Diffamazione di Paolo Berizzi, ora Francesco Storace chiede l’abbreviato

Berizzi processo storace

La prima udienza del processo per diffamazione a carico di Francesco Storace quale responsabile del fotomontaggio che riproduceva il volto dell’inviato di Repubblica — sotto scorta da anni per minacce neofasciste e neonaziste — imbavagliato e, sullo sfondo, la bandiera delle Brigate Rosse si è tenuta con una novità procedurale arrivata dalla difesa.

All’udienza predibattimentale di oggi la difesa dell’imputato ha infatti chiesto di definire il procedimento con rito abbreviato. Il giudice ha rinviato per discussione e emissione sentenza al 4 novembre. Insieme a Berizzi in Tribunale c’erano la portavoce di Articolo 21 Elisa Marincola, con il coordinatore dei presidi Giuseppe Giulietti e il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Vittorio Di Trapani.

L’indegna grafica accompagnava un articolo intitolato “Repubblica ricomincia con l’odio e una rubrica per la caccia all’uomo nero”. Era il 2019. Per quell’attacco a Berizzi e a Repubblica, l’autore, Francesco Storace, è andato a processo: la pm della procura di Roma, Luigia Spinelli, ne ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per diffamazione aggravata dall’uso del mezzo stampa.

Quel fotomontaggio da subito aveva provocato sdegno e condanna da parte della Federazione nazionale stampa italiana, Ordine dei Giornalisti, Anpi, centrosinistra. Solidarietà era stata espressa anche dalla direzione e dal cdr di Repubblica.  Va ricordato che Francesco Storace oltre che giornalista è un politico di lungo corso della destra ed è stato anche Presidente della Regione Lazio.


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