La band si aggiudica anche il premio per il miglior soggetto.
Il video clip del brano “Noche que se va”, accompagnato alle immagini della mostra “Cos ‘e pazz” di Mauro Pagnano sui beni comuni e confiscati casertani, ha vinto il premio per la categoria Social Clip del Festival Tulipani di Seta Nera (premio “Sorriso Rai Musica Channel”).
Il brano è parte dell’ultimo lavoro discografico della Latin Band milanese, Tarumbò Caribeño, disco omaggio a Pino Daniele prodotto a fianco di Claudio Poggi (produttore del primo disco del musicista napoletano) che propone una rilettura di dieci brani del Mascalzone Latino attraverso la lingua spagnola e la musica “cuban”. Il video clip è inoltre risultato assegnatario del premio speciale per il miglior soggetto.
““Notte che se ne va” nella sua limpida bellezza è un brano di Pino aperto a diverse interpretazioni” spiega Marina Puglia, Band Leader di DescargaLab: “Noi nella notte abbiamo visto un momento di sospensione, attesa, rifugio e attraversamento, che nel caso dei fragili ritratti nell’ex OPG di Aversa nella mostra “Cos ‘e pazz” di nostro fratello Mauro Pagano, rappresentano sicuramente le condizioni che antecedono la luce del nuovo giorno che queste persone incontreranno nei luoghi dell’anima e della cura, ossia i beni comuni e i beni confiscati alle mafie”.
Al pari delle altre tracce del disco, il brano si pone con rispetto nei confronti della versione originale mantenendone l’essenza e ampliandone l’ascolto attraverso un ritmo Cha-cha / Bolero.
“Inutile dire che la sospensione è uno dei “fondamentali” della musica latina, che infatti suona per lo più in levare.” Racconta Andrea Tammaro, fondatore di DescargaLab assieme a Marina Puglia e arrangiatore con Fabio Gianni dei brani: “L’attesa, il rifugio e l’attraversamento invece li abbiamo ritrovati nei ritmi sudamericani più avvolgenti e intensi come il Cha-cha di “Guantanamera” e il Bolero di “Besame Mucho”, per citare i brani tra i più famosi di questi due stili. Abbiamo anche rallentato un po’ i battiti del brano per restituirne ancora di più la tensione riflessiva della notte. Tutto con grande rispetto e senza stravolgere l’impostazione di Pino, l’unica possibile.”
La dimensione sociale, cifra distintiva di DescargaLab, resta saldamente al centro di questo progetto attraverso il Buona Vita Tour del disco, che attraversa molti luoghi dell’anima italiani e che in concomitanza con la finale del festival ha avuto la sua partecipata tappa romana presso l’Agricoltura Capodarco di Grottaferrata (RM).
Prossimo appuntamento presso la Libera masseria di Cisliano (Mi), bene confiscato alla ‘ndrangheta che il prossimo sabato 17 maggio festeggerà i suoi dieci anni di attività sulle note di DescargaLab e A67.
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