Oggi, 8 agosto 2025, segna una data storica per la libertà di stampa in Europa: entra ufficialmente in vigore l’European Media Freedom Act (EMFA), il regolamento che rafforza le garanzie di indipendenza e pluralismo dell’informazione in tutti gli Stati membri dell’UE.
Nonostante i tempi e le modalità di applicazione fossero chiari da mesi, il Governo italiano non ha ancora recepito e applicato le disposizioni necessarie, continuando a mantenere pratiche e norme che violano lo spirito e la lettera della nuova legge europea.
Per questa ragione, Articolo 21 ha inviato oggi al Commissario europeo per la Giustizia, Michael McGrath, una segnalazione ufficiale documentando le violazioni in corso e chiedendo un intervento urgente della Commissione Europea.
Si tratta dell’ennesima tappa di un impegno che in questi ultimi mesi ci ha visti presentare numerose denunce e segnalazioni a livello nazionale e internazionale contro atti e politiche che minacciano la libertà di informazione in Italia. La nostra battaglia per un’informazione libera, indipendente e pluralista prosegue, oggi più che mai, con il sostegno delle norme europee che finalmente entrano in vigore.
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Preg.mo
Michael McGrath
Commissario Giustizia
Commissione Europea
Oggetto: EMFA
L’associazione Articolo 21, nata 23 anni fa per contrastare bavagli, censure, querele temerarie, minacce ai cronisti, vuole segnalare a codesta Commissione che nessuna delle indicazioni racchiuse nell’European Media Freedom Act ha trovato accoglienza da parte del governo italiano.
Le nomine del consiglio di amministrazione della Rai sono avvenute con le vecchie regole che prevedono il controllo da parte dell’esecutivo. La nuova proposta presentata dalla maggioranza va nella medesima direzione.
Le querele bavaglio sono aumentate e sono aumentate anche le querele scagliate direttamente dal governo, dai ministri, dalle forze politiche in danno dei giornalisti dei media sia pubblici che privati.
Un fenomeno questo denunciato anche da tutte le associazioni dei giornalisti in sede europea e nazionale, vedi rapporti della Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ), di RSF, Amnesty, Piattaforma del Consiglio d’Europa, Centro di Lipsia.
Le proposte della maggioranza, presentate alle Camere, confermano e peggiorano il quadro attuale.
Non sono state presentate proposte per rafforzare la tutela delle fonti e il segreto professionale, entrambe questioni sollevate nell’EMFA, e riprese dagli ultimi due Rapporti sullo Stato di Diritto dell’Unione, che hanno segnalato, di contro, nuovamente le inadempienze dell’Italia.
Nessuna novità in materia di conflitto di interessi e normative antitrust.
A questo si aggiunga la vicenda Paragon, lo spionaggio in danno di cronisti e operatori umanitari, accompagnato dal rifiuto del governo di pubblicare elenchi degli spiati.
Da ultimo si sono aggiunte minacce e richieste di sanzioni contro le ultime trasmissioni d’inchiesta sopravvissute nel servizio pubblico, a partire dalla trasmissione Report.
Ci siamo limitati a segnalare quelle che ci appaiono le violazioni più clamorose dell’EMFA, con particolare riferimento agli articoli 4 e 5.
Vi chiediamo di intervenire con rapidità al fine di far rispettare il contenuto del Regolamento, di predisporre un monitoraggio e ispezioni straordinarie, e di predisporre le necessarie sanzioni.
Cordiali Saluti
Articolo 21
Paolo Borrometi (Presidente)
Elisa Marincola (Portavoce)
Graziella Di Mambro (Responsabile Legalità)
Giuseppe Giulietti (Coordinatore Nazionale)



