Caso Regeni, processo sospeso e quel fastidioso odore di affari. Il popolo giallo non si ferma

Processo regeni

La Corte d’Assise di Roma ha rinviato alla Corte Costituzionale il processo sulla morte di Giulio Regeni accogliendo le eccezioni sollevate dalla difesa degli imputati.

Un fulmine a ciel sereno che nessuno si sarebbe aspettato.

Abbiamo da sempre grande rispetto per le decisioni della magistratura, non ci siamo mai accodati a polemiche strumentali e provocatorie.

Ci sarà, tuttavia, almeno consentito confessare un senso di disagio e di amara sorpresa ?

Ci sarà consentito immaginare il dolore della famiglia che, a pochi mesi, dall’anniversario del suo assassinio, si attendeva che finalmente potessero arrivare verità e giustizia?

Quanto tempo dovrà passare prima che questo accada?

Ricordiamo ancora il calvario delle famiglie Alpi e Hrovatin che attendono invano da 31 anni.

Ora più che mai occorre illuminare a giorno quanto sta accadendo, impedire che il buio torni a calare, che qualcuno, in Egitto e in Italia, possa pensare che, mese dopo mese, possa attenuarsi la tensione civile e l’impegno del popolo giallo.

Per questo Articolo 21 continuerà, insieme a tanti altri ad essere scorta mediatica, farà appello a giornaliste e giornalisti  affinché non favoriscano omissioni e bavagli.

Restiamo, ovviamente, a disposizione dei familiari e della coraggiosa avvocata Alessandra Ballerini per tutte le iniziative che decideranno di intraprendere.

Nel frattempo prendiamo nota che i rapporti tra il governo italiano e quello egiziano sono più forti che mai, e che il nostro esecutivo ben si è guardato da alzare la voce e chiedere la consegna degli imputati.

La puzza degli affari continua ad essere più forte del profumo dei diritti umani.

Altro che prima l’Italia e gli italiani.

* Coordinatore nazionale di Articolo 21


https://liberatestardi.websitefortest.uk/2025/10/23/nuovo-stop-al-processo-per-lomicidio-di-giulio-regeni-gli-atti-vanno-alla-consulta/