Milano “Anche se sono da sola, se non ci sono i miei cittadini qui, sono a Milano per lanciare un segno di speranza, per dire che a Isola Capo Rizzuto è stato intrapreso un percorso nuovo in nome di tutti coloro che aspettano una svolta, per dire alla realtà che amministro e anche al resto d’Italia che anche da noi le cose possono cambiare, che c’è chi come me ci crede”. Commossa, evidentemente toccata nella sensibilità dalle parole che sul palco in piazza Duomo aveva appena finito di pronunciare don Luigi Ciotti nel corso della ‘Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie’ promossa da Libera, Carolina Girasole, sindaco di Isola Capo Rizzuto, ha voluto lanciare un messaggio di speranza rivolto proprio a chi non c’era, agli indifferenti della provincia di Crotone. “Sono consapevole – ha sostenuto – che la strada è ancora lunga e tortuosa. Lo so bene visto che non è facile nemmeno per me amministrare, mi scontro ogni giorno con una dura realtà: so che a volte non sono capita, né apprezzata nemmeno dai miei concittadini perché mi ritrovo a compiere scelte impopolari per una realtà come la nostra. La legalità ha dei costi e non sempre chi deve pagarli è disposto ad accettarli. Io spesso pago il prezzo di chi va contro corrente. Sono sicura però che a lungo termine i risultati arriveranno, tutto il paese ne raccoglierà i frutti. Solo questa consapevolezza mi dà la forza di andare avanti, di sopportare i tanti attacchi che subisco quotidianamente”.
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