Ancora minacce a Pino Maniaci

Nuove
e inquietanti minacce al direttore di Telejato Pino Maniaci.
L’ennesima storia di un giornalista minacciato perchè compie il
proprio dovere, quello di informare. Non è la prima volta che
Maniaci subisce minacce e atti intimidatori, a causa delle inchieste
trasmesse dall’emittente televisiva che dirige da Partinico, comune
della valle dello Jato alle porte di Palermo. Quella arrivata ieri in
redazione, tuttavia, mette all’indice anche i familiari del
giornalista. «Non puoi attaccare tutti – si legge nella lettera
anonima – altrimenti ci pensiamo noi a te e alla tua famiglia». «La
sentenza è stata emessa», si legge ancora nella missiva, che invita
Maniaci a «stare zitto e lasciare il paese».


Un
brutto segnale che prende di mira un giornalista. Come troppo spesso
si verifica nel nostro Paese. Le mafie intimidiscono e cercano di
imporre il silenzio alla stampa libera. Succede in Sicilia, Calabria,
Campania, ma anche nel Lazio e in numerose regioni del nord Italia,
come in Lombardia con la scena del fotoreporter picchiato mentre
fotografava l’auto di un testimone data alle fiamme. Buste con
proiettili, lettere anonime, taniche di benzina tutte indirizzate a
chi, quotidianamente, scrive di malaffare, mafie e illegalità. E
troppo spesso anche di politica e dei collegamenti di questa con la
criminalità organizzata. Non si può scrivere del Mercato
ortofrutticolo di Fondi e della presenza delle mafie che gestiscono
il settore agroalimentare italiano, tanto meno del mancato
scioglimento del consiglio comunale della cittadina del sud –
Pontino. Non si può scrivere degli intrecci tra ‘ndrangheta,
politica e massoneria. Non si può scrivere dei boss, latitanti o in
carcere, né si possono riportare le cronache dei processi che li
vedono coinvolti. Non si può scrivere di un sindaco che gestisce
“allegramente” le finanze del suo comune. Non lo si può fare
perchè le mafie e le zone d’ombra con esse colluse non vogliono che
si puntino i riflettori su affari illeciti e favoreggiamenti che
alimentano l’illegalità e il deficit democratico del nostro Paese.


«Non
ci lasceremo intimidire», ribatte Pino Manici che ha prontamente
sporto denuncia. Non ci lasceremo intimidire se daremo sostegno,
appoggio, vicinanza ai tanti giornalisti che come Pino Maniaci e la
redazione di Telejato continuano a fare il loro mestiere. Raccontando
i fatti, accada ciò che accada.