53 anni fa a Ragusa Giovanni Spampinato fu “Assassinato perché cercava la verità”

Spampinato giovanni

Questo fu il titolò del giornale L’Ora, di cui era corrispondente. La sua storia sul sito di Ossigeno dedicato ai trenta giornalisti uccisi. Sarà ricordato domani alla Casa del Jazz.

Il 27 ottobre 1972, 53 anni fa, fu ucciso a Ragusa il cronista Giovanni Spampinato, corrispondente de L’Ora di Palermo. Aveva 25 anni.

Ossigeno per l’informazione ricorderà il giornalista nel corso della presentazione del Rapporto del primo semestre 2025 sui giornalisti minacciati in Italia, in programma domani, 28 ottobre, alla Casa del Jazz e in collegamento, per la prima parte con l’iniziativa “L’informazione che cambia la libertà che (ci) resta” dell’Associazione siciliana della stampa (leggi).  Sarà possibile seguire i lavori anche su Youtube, dalle 10 alle 12.

Chi era

Giovanni Spampinato era un cronista che aveva fatto numerosi scoop, e come scrive il giornalista Franco Nicastro in un ricordo pubblicato in occasione di questo anniversario (leggi), “aveva trasferito la cultura professionale del giornale L’Ora nella realtà periferica di Ragusa”. Con i suoi articoli “sollevava dubbi, indicava zone d’ombra”. Così fece anche di fronte alla misteriosa (ancora oggi) uccisione, il 28 febbraio 1972, dell’ingegner Angelo Tumino, ex consigliere comunale del MSI e legato ad ambienti dell’estrema destra. Attraverso la sua attività giornalistica Giovanni Spampinato sollecitò la magistratura a indagare sui retroscena politici, affaristici e mafiosi di quell’omicidio, atipico in una città apparentemente “babba”, cioè senza mafia, quale era considerata all’epoca Ragusa.

Il giornalista fu ucciso qualche mese dopo, la notte del 27 ottobre 1972, con sei colpi di pistola, nella sua Fiat Cinquecento, dalla persona che gli sedeva accanto. Si tratta del figlio dell’allora Presidente del Tribunale di Ragusa che aveva voluto incontrarlo promettendo di fornirgli delle informazioni. Giovanni Spampinato ha avuto giustizia a metà: il suo assassino, reo confesso, fu processato e condannato; tuttavia, non è mai emerso in modo convincente il vero movente del delitto, né è stata fatta luce su complici e mandanti.

Cercava la verità

La storia del giornalista ragusano è ricostruita nell’archivio online di Ossigeno “Cercavano la verità”, insieme alle storie degli altri 29 cronisti italiani uccisi. L’archivio porta il nome, al plurale, del titolo che L’Ora dedicò in prima pagina alla notizia dell’uccisione di Giovanni: “Assassinato perché cercava la verità”.

Nella pagina a lui dedicata, tra le altre cose, è possibile leggere il ricordo del giornalista Franco Nicastro, che ha conosciuto Giovanni Spampinato e ha seguito le indagini e i processi ai responsabili della sua morte. In particolare, Nicastro menziona le parole del magistrato Tommaso Auletta:  sottolineò che Giovanni “non fu ucciso soltanto per ciò che aveva scritto sulle indagini per l’omicidio dell’ingegnere Angelo Tumino ma per tutto quello che non aveva (ancora) scritto sulle trame dei fascisti e sui pericolosi traffici (…) nei quali erano coinvolti sia Tumino che Campria”. GPA

Ossigeno per l’Informazione