A Nino e Ida.
La memoria non ha mai smesso di camminare accanto a chi ha lottato e continua a lottare perché piena luce sia fatta sulla vostra morte efferata.
Li ricordiamo oggi, nel giorno in cui sono stati uccisi sotto gli occhi della famiglia di Nino, pubblicando un comunicato inviatoci dai familiari.
36° anniversario dell’omicidio di Antonino Agostino e Ida Castelluccio – I familiari adiscono la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
Palermo, 5 agosto 2025
Nel trentaseiesimo anniversario dell’omicidio dell’agente della Polizia di Stato Antonino Agostino e della giovane moglie Ida Castelluccio, incinta del loro primo figlio, avvenuto a Villagrazia di Carini il 5 agosto 1989, i familiari – Annunziata Agostino, Salvatore Agostino e Flora Agostino – hanno deciso di presentare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, ritenendo che lo Stato italiano non abbia adempiuto ai propri obblighi di verità e giustizia.
I genitori dell’agente ucciso, Vincenzo Agostino e Augusta Schiera, hanno sacrificato oltre tre decenni della loro vita per chiedere, instancabilmente, ciò che questo Stato di diritto non è mai stato in grado di garantire: verità e giustizia per questo triplice massacro.
Dopo trentasei anni, quattro richieste di archiviazione, plurime opposizioni e proroghe d’indagine, la mancata individuazione dei responsabili rappresenta, secondo i ricorrenti, una grave violazione dell’articolo 2 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, che impone agli Stati l’obbligo positivo di condurre indagini effettive sui casi di omicidio.
La decisione di adire la Corte EDU giunge all’indomani dell’annullamento da parte della Corte di Cassazione, per motivi processuali, della condanna nei confronti dell’imputato accusato del duplice omicidio, con dichiarazione di estinzione del reato di omicidio della signora Castelluccio per intervenuta prescrizione.
Il ricorso è stato affidato agli Avv.ti Vincenzo Ragazzi e Massimo Ferrante del Foro di Catania e all’Avv. Giovanni Romano del Foro di Benevento, i quali hanno segnalato anche una possibile violazione dell’art. 6 § 1 CEDU, in ragione dell’omessa decisione da parte del giudice penale sulla domanda di risarcimento formulata dai familiari costituiti parte civile. Secondo la giurisprudenza della Corte di Strasburgo, infatti, l’esercizio dell’azione civile in sede penale non può concludersi con un diniego di giurisdizione, tanto più a distanza di oltre sei anni dalla costituzione delle parti.
Nel ricordare con commozione la figura di Antonino Agostino – giovane agente, fedelissimo del giudice Giovanni Falcone e impegnato in attività delicate di contrasto alla criminalità organizzata – e di sua moglie Ida Castelluccio, vittima innocente e coraggiosa, i familiari rinnovano l’impegno perché non venga archiviata la verità su uno dei più drammatici episodi della stagione delle stragi.”
Saremo al loro fianco in questo percorso di memoria che si rende forte richiesta di verità.
Leggi la storia di Antonino Agostino
Tanti, troppi silenzi sull’omicidio di Nino, un giovane poliziotto palermitano, e di sua moglie, Ida. Un bravo ragazzo, che aveva scelto da che parte stare e forse aveva scoperto qualcosa che avrebbe dovuto rimanere segreto.
Leggi la storia di Ida Castelluccio
Aveva appena ottenuto la maturità classica e sognava di iscriversi all’università per diventare insegnante. Un futuro da scrivere quello di Ida. Un figlio in arrivo e un marito innamorato. Questa è la vita che le è stata strappata.



